Leopardi, Caravaggio, Beethoven. Tre artisti. Tre epoche differenti. Tre discipline diverse. Cosa li avvicina? La Luna e l’essere uomini doppi, quasi affetti da licantropia. Questa la fonte di ispirazione che mi spinge ad indagare sulle loro anime perdute ai loro tempi e ritrovate ai posteri.
Nato dopo un intenso lavoro di oltre un anno, tra studio, ricerca e composizione, lo spettacolo indaga tre artisti inseriti in tre epoche diverse con tre discipline differenti, ma tutti accomunati dalla fascinazione per la luna e dalla condizione di uomini doppi, definiti per questo “licantropi dell’arte”.
«Per immergermi nei personaggi – spiega la coreografa Lepri – dopo averne approfondito la biografia ho provato a simulare situazioni e movimenti che ne riproducessero le menomazioni. Per Beethoven ho provato a immergermi in una condizione di sordità forzata, per Leopardi invece mi sono mossa per diverso tempo con un braccio legato che rendeva difficili i movimenti. In sostanza, ho cercato di riprodurre la forza che bisogna tirar fuori in un corpo affetto da gravi limitazioni, un corpo che non ti permette di vivere appieno».
Coreografia Livia Lepri
Disegno luci originale: Lorenzo Perra
Danzatori e attori: 5
Prima nazionale: 5 ottobre 2017 - Festival Corpi in Movimento-Le Piazze che Danzano - XIV Edizione
Foto di Michela Leo e Tristan Scerifhi